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Statistica sulla consistenza degli allevamenti e della produzione del latte

RILEVAZIONE ESTIMATIVA DEL BESTIAME BOVINO, BUFALINO, SUINO, OVINO, CAPRINO, EQUINO e RATITI
1. Caratteristiche dell’indagine e campo d'osservazione
Indagine semestrale sulla consistenza del bestiame con la finalità di determinare stime accurate della consistenza delle principali specie di bestiame al 1° giugno ed al 1° dicembre di ogni anno.
Il campo d’osservazione è il patrimonio bovino, bufalino, suino, ovino, caprino, equino e i ratiti presente sul territorio nazionale nelle aziende agricole alla data del 1° giugno e del 1° dicembre.
2. Stima dei dati richiesti
Le stime richieste sono ottenute utilizzando le conoscenze acquisite dagli Organi locali (Camere di Commercio, ASL, Assessorati Agricoltura, Associazioni di categoria, Istituti Zooprofilattici, ecc.) nel corso della loro attività istituzionale e tengono conto delle specifiche situazioni territoriali. A tal fine, la Camera di Commercio coordina un'apposita Commissione composta anche da esperti del settore.
3. Il modello per la rilevazione (ISTAT/A/51.1)
Il modello ISTAT/A/51.1, inviato alle Camere di Commercio, è costituito da 3 sezioni:
• specie e categorie di animali,
• produzione di lana di pecora,
• produzione ed impiego del latte.
Nella sezione 1 si richiede di indicare il numero di capi per specie e categorie per i codici da 01 a 30.
Nella sezione 2 si richiede di indicare il numero di capi per specie e categorie per i codici 31 e 32 e la produzione in chilogrammi e quintali, secondo quanto indicato.
Nella sezione 3 si richiede di indicare la produzione di latte, per tipo, in quintali.
4. Definizioni ed istruzioni
a) Sezione 1: specie e categorie di animali
Bovini 
Di età inferiore a 1 anno  
• vitelli maschi e femmine destinati ad essere macellati come vitelli
• vitelli maschi e femmine destinati alla riproduzione
• vitelli maschi e femmine da allevamento
 Da 1 a 2 anni
 Maschi
• destinati alla riproduzione
• da macello
 Femmine
• destinati alla riproduzione
• da macello
Oltre 2 anni
 Riproduttori
 Vacche da latte
• femmine che hanno partorito adibite esclusivamente o prevalentemente alla produzione di latte destinato al consumo umano e/o alla trasformazione in prodotti lattiero caseari (comprese le vacche da latte riformate a fine carriera)
Altre vacche
• femmine che hanno partorito adibite esclusivamente o prevalentemente alla produzione di latte destinato ai redi (comprese le vacche da carne, da lavoro e nutrici)
Tori
  compresi quelli a fine carriera riproduttiva
 Altri bovini
 Maschi
• da macello
• da lavoro
Femmine
• giovenche destinate alla riproduzione comprese quelle montate per la prima volta che non hanno ancora partorito
• manze da macello
BUFALINI
Vitelli bufalini
• maschi e femmine di età inferiore a 1 anno
Bufale
• femmine di oltre 1 anno che hanno partorito adibite alla riproduzione e alla produzione di latte (comprese bufale riformate a fine carriera)
 Altri bufalini
 • maschi di eta' superiore a 1 anno
 • femmine di eta' superiore a 1 anno non comprese nelle bufale
 STRUZZI
 • numero di capi presenti negli allevamenti, compresi i riproduttori, gli animali d'allevamento ed i pulcini
 OVINI
Agnelli
• maschi e femmine di età inferiore a 1 anno destinati al macello o all'allevamento
 Pecore ed agnelle montate, da latte  (razze con attitudine prevalente a latte)
• pecore che hanno partorito almeno una volta, anche se alla data della rilevazione sono a riposo o stanno allattando (comprese le femmine riformate al termine della carriera)
• agnelle montate per la prima volta che non hanno ancora partorito
Pecore ed agnelle montate, non da latte (razze con attitudine prevalente a carne o lana)
 • pecore che hanno partorito almeno una volta, anche se alla data della rilevazione sono a riposo o stanno allattando (comprese le femmine riformate al termine della carriera)
 • agnelle montate per la prima volta che non hanno ancora partorito
 Altri ovini
• maschi di età superiore a 1 anno compresi i riproduttori
• femmine di età superiore a 1 anno non comprese nelle pecore
  CAPRINI
 Capretti
 • maschi e femmine di età inferiore ad 1 anno destinati al macello o all'allevamento
  Capre e caprette montate
 • capre che hanno partorito almeno una volta, anche se alla data della rilevazione sono a riposo o stanno allattando (comprese le femmine riformate al termine della carriera)
• caprette montate per la prima volta che non hanno ancora partorito
Altri caprini
• maschi di età superiore a 1 anno compresi i riproduttori
• femmine di età superiore a 1 anno non comprese nelle capre
  EQUINI
 Cavalli
 • è da considerare il numero complessivo dei cavalli (compresi i cavalli da corsa e da sella)
  SUINI
Scrofe
 • femmine destinate alla riproduzione (comprese quelle in stato di gravidanza e quelle riformate al termine della carriera)
 Verri
 • maschi utilizzati per la funzione riproduttiva o ad essa destinati
 Altri suini
 • suini da ingrasso destinati alla produzione di carne (lattonzoli magroni e grassi)
b) Sezione 2: produzione di lana di pecora
La lana da dichiarare nella sezione 2 deve essere distinta in sucida e saltata.
Per lana sucida si intende quella NON lavata che gli allevatori producono ed eventualmente vendono.
Per lana saltata si intende quella ripulita dalle più grosse impurità (sterco e/o terra).
La produzione di entrambi i tipi di lana (in quintali) deve fare riferimento al numero di capi tosati, dichiarati rispettivamente ai codici 31 e 32. 6
Per media a capo, si intende la produzione totale di lana diviso il numero di capi tosati precedentemente indicati (cod. 31 e 32). Essendo tale produzione espressa in quintali mentre la produzione media in chilogrammi, occorre dividere il numero così ottenuto x 100.
 c) Sezione 3: produzione ed impiego del latte
 Nella sezione 3 i dati fanno riferimento alla produzione e all'impiego di qualsiasi tipo di latte realizzati nelle aziende della provincia di riferimento durante l’intero anno solare 2014.
 Di norma, per le vacche da latte, il latte prodotto dovrebbe essere interamente munto ad eccezione di un brevissimo periodo dopo il parto in cui è utilizzato direttamente dal vitello.
 Per le vacche da latte, il periodo di mungitura oscilla intorno ai 270-300 giorni, mentre per le altre vacche (vacche nutrici) tale periodo è molto più breve e variabile in funzione dei criteri d'allevamento, poiché il latte è destinato prevalentemente o totalmente all’alimentazione dei vitelli.
 Sia per le vacche da latte, che per le altre vacche, le bufale, le pecore e le capre, il latte totale munto, da indicare in colonna 4, comprende anche quello destinato successivamente ai redi ed esclude il latte preso direttamente dai redi, che dovrà essere riportato in colonna 5.
 Per quanto riguarda l’impiego del latte munto si dovranno indicare in colonna 1 le quantità, espresse in quintali interi:
 - consegnate a caseifici, cooperative, centrali del latte, stabilimenti che svolgono attività di trattamento igienico e/o di trasformazione del latte;
 - consegnate ad aziende agricole con impianti tecnici di lavorazione o trasformazione;
 - consegnate a stabilimenti che raccolgono latte e lo cedono ai caseifici o stabilimenti senza averlo lavorato né trasformato;
 - vendute direttamente ai consumatori e ai dettaglianti;
 - utilizzate in azienda per l’alimentazione umana diretta.
 I dati riportati in colonna 3 faranno riferimento alle quantità di latte munto destinate in azienda per l’alimentazione dei redi con l’uso di poppatoi o secchi.
 Per media a capo (colonna 2), si intende la produzione di latte munto destinato all'alimentazione umana (colonna 1) diviso il numero di capi precedentemente indicati in sez. 1 (per le vacche - cod. 04, per le bufale - cod. 10, per le pecore - cod. 14, per le capre - cod. 19).
 Infine la colonna 6 sarà il risultato della somma dei quintali di latte dichiarati in colonna 4 più quelli della colonna 5 e darà quindi la quantità totale dei quintali di latte prodotto.

 

 

 

  

 

 

 

 

 

Data di pubblicazione 04/12/2014
Data di aggiornamento 14/06/2017
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